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9 giugno 2011
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FINALE FEST-NOTTE ROCK FESTIVAL .. FINALE DI POLLINA (PA)
8 ottobre 2011
PICCOLO TEATRO PATAFISICO DI PALERMO
15 Ottobre 2011
PREMIO FELICIA IMPASTATO- MODICA (RG)
24 novembre>4 dicembre 2011
TEATRO ELICANTROPO DI NAPOLI
9 dicembre 2011
PANORAMI DEL CONTEMPORANEO- rassegna a Caltagirone (CT) by Nave Argo

domenica 19 giugno 2011

LA STRUTTURA DELLA TRAGEDIA CLASSICA

Postomi come obiettivo quello di assurgere Genova alla stregua di Tebe, di farsì che
questo racconto prendi forma tragica, ho deciso di cominciare a delinearne il racconto
sulla struttura della tragedia classica, così come avveniva secoli fa...una struttura che
possa aiutare e determinare il fine ultimo di questo progetto. 

intro
L’irrapresentabilità di questa storia mi costringe a non poterne dare una soluzione
registica sin dai suoi primi istanti: non può esisterne un inizio e non può esisterne una
fine. Non secondo le canoniche terminologie. 
Una storia che quotidianamente continua ad arricchirsi di nuovi particolari, può solo
urlare la propria voglia di raccontarsi.
Lo spettacolo è già iniziato.
Il pubblico prende posto.
Si è già in scena.
Quasi pronti.
Sin da subito non possiamo che provare ad attirare l’attenzione di uno sguardo, di un
altro e di un altro ancora, così come farebbe un cantastorie, un narratore, un’artista di
strada, chiunque voglia farsi sentire.
Siamo a teatro però.
Palesare così questa voglia. 
Esplicitarne la necessità.

”il mio mestiere è quello di raccontare storie ... 
ed è per questo che stasera signori miei...”


PROLOGO
Giu-lug ‘01


Tutto può avere inizio. 
Il pubblico ha preso posto.
Tutto adesso è pronto. Si spengono le luci.
Come ogni storia che si rispetta bisognerà presentare il contesto in cui questa viene a
inserirsi, presentarne i personaggi che hanno permesso che il tutto accadesse, gli
avvenimenti che hanno determinato i fatti di Genova e i loro tragici risvolti ed epiloghi.
Una presentazione spettacolare che non delinei però chi sono “i buoni e chi i cattivi”. 

“...maestro di cerimonie, a quel tempo 
primo ministro del consiglio
silvio berlusconi

...circa 300000persone preparano panini e striscioni
si preparano per manifestare
ignari dello spettacolo di cui faranno involontariamente parte...”
 
Parodo
giovedì 19 luglio 2001”.

 

Ecco il coro che entra....300000 persone che dichiarano le loro intenzioni e le loro
istanze contro i potenti della Terra

“...il movimento è mondiale perchè mondiale è il problema e perchè dovunque i potenti
della terra si riuniscono c’è e ci sarà sempre chi metterà in discussione i loro
obiettivi...
...La nostra lotta non è un pranzo di gala ma nemmeno una guerra...”

 
I ATTO
venerdì 20 luglio 2001”


A raccontarci i tragici momenti di quel giorno tanti sono stati i filmati, le interviste,
fotografie, verbali e testimonianze dirette. Tutti hanno sentito e continuano a sentire la
necessità di raccontare la propria esperienza. 
Chi punta il dito contro quello. Chi contro quell’altro. 
Parla pure chi tra quelle strade non c’era. io ero lì. 
Impaurito e spaesato 19enne che, comunemente a molti, tanta paura e tanta rabbia ha
provato. Tanti gli occhi che ho visto piangere,tanto hanno pianto i miei.
Ma non basta. A raccontare quei momenti piuttosto, la voce e gli occhi di chi quel giorno
c’era ed era nella famigerata “prima linea”, a lanciare sassi e bottiglie incendiarie, a
subire cariche e respirare l’irrespirabile, con passamontagna, felpa nera e casco. 
Di chi ha manifestato la sua rabbia drasticamente  e scorrettamente e ancor più
drasticamente e scorrettamente è stato punito. 
Troppo facilmente giudicato.
Raccontare con gli occhi di chi per puro caso, a posteriori si direbbe,non si è trovato
disteso per terra , morto, in Piazza Alimonda.
 
“...tutto! ho tutto: felpa scura? ce l’ho! passamontagna? ce l’ho! 
maschera per gli occhi? ce l’ho! casco? ce l’ho!...”

 
II ATTO
sabato 21 luglio”

Il giorno dopo a Genova si respira un’aria pesante: la morte di Carlo ha sconvolto tutti
indistintamente. Cresce la voglia di urlare, di manifestare. Ma pochi sanno quale orribile
evento si è consumato nella notte all’interno della scuola Diaz.
I 92 malmenati non hanno la forza di raccontare.
I “malmena-tori”(vd.macelleria messicana)non ne hanno forse il coraggio.
Ancora oggi a distanza di anni,un processo ancora è aperto, funzionari che non reggono
il peso della coscienza si rivelano, un capo della polizia viene sospeso. Nulla è ancora
chiaro. Chiaro però che quelle ossa rotte,quel sangue a fiotti è causa di una repressione
fuori da ogni tempo.
Ma quali mano hanno potuto far tanto?
Voglio ricordare le parole di PierPaolo Pasolini, quando all’indomani degli scontri a Villa
Giulia nel ’68, si schierò coi celerini,perché i veri figli del popolo, contro quei figli di
papà che amavano protestare e poco più. 
Chissà come la penserebbe oggi!?
Si può parlare così oggi?
A raccontare quanto avvenuto quella notte, uno sbirro:
servo dei servi ,dicono alcuni
figlio del popolo, dicono altri

“...la prima cosa che pesto sono dei capelli, delle trecce lunghissime come degli
spazzoloni legati insieme, di una ragazza minuta, spalle ossute e spigolose, 15\16 anni
massimo...”


messaggero
22 luglio 2001!


Il vertice si è concluso: gli 8 grandi, pienamente soddisfatti del weekend trascorso, si
salutano affettuosamente e si danno appuntamento al prossimo G8.
Anche la maggior parte dei manifestanti fa ritorno verso casa.
Intanto però gli orrori non sono finiti: dopo la tragedia di Piazza Alimonda, il massacro
della Diaz, nuove atrocità si consumano all’interno della caserma di Bolzaneto.
Ma lì le telecamere non possono entrare, occhi non possono guardare, nessuno può
testimoniare senza subire. 
Tutto è possibile li dentro. Atrocità e nefandezze non trovano limiti. 

Noi possiamo solo sentire. Un messaggero può raccontare...

“Torturato n°1:
percosso con calci e pugni alla bocca dello stomaco...
schernito pesantemente con parole sprezzanti le proprie origini...”


EsodO
Non è il caso di dar l’onore della soluzione al deus ex machina di turno, l’esodo è il coro
che esce: pensieri e parole di persone comuni...non certo meno importanti
 
     “… io so chi sono i mandanti delle stragi…lo so…ma non ho le prove!...”

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